A Palazzo Bentivoglio a Bologna ha inaugurato Procktor fino al 5 febbraio. Magnifica mostra dei disegni dell’artista inglese curata da Tommaso Pasquali e allestita da Davide Trabucco.

Patrick Procktor nasceadublino nel 1936 muore a Londra nel 2003. A lungo dimenticato ricopre quel periodo storico della British Pop Art insieme a David Hockney suo carissimo amico, Patrick Caulfield e Kitaj. Dandy e flamboyant, sa maneggiare gli acquerelli con grande maestria lasciando particolari in sospeso con un particolare momento di non finito.
È la Londra degli anni Sessanta e Settanta attraverso i ritratti di amici, colleghi e l’amante Gervase, che prosegue nei suoi viaggi in Giappone, Egitto, Danimarca negli anni Settanta Ottanta e le sue numerose frequentazioni di Venezia, a cui è molto legato, dagli anni settanta in poi in cui tornerà numerose volte lavorando con la galleria del Cavallino.
Poliedrico, un po’ Hockney, un po’ Bacon, un po’ De Pisis, un pò Doig, un pò Turner. Tanti i personaggi rappresentati come il Marchese Montagu o la gallerista Gabriella Cardazzo che lo accoglie in Italia.







Bellissimo il ritratto dell’attrice JillBennett (1972) distesa sul divano del salotto di Procktor che era andato perso e ritrovato dopo essere stato abbandonato dall’ex marito dell’attrice e custodito da Patrick Procktor per un bel po’
La curatela di Pasquali è veramente curata ed ha saputo trovare e rivelare i notevoli aspetti di Procktor attraverso opere note o più segrete, mentre l’allestimento di Trabucco ha valorizzato le opere con cavalletti all’avanguardia creati ad hoc ed una Venezia senza fine lungo un unico orizzonte.


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